GIOVANI, ATTENZIONE, IL SESSO NON E’ CONSUMO
Pubblicato da Dott. Adriano Bruni il
GIOVANI, ATTENZIONE, IL SESSO NON E’ CONSUMO
Nel mio lavoro di terapeuta vedo troppi adolescenti che del sesso pensano di sapere tutto, invece appaiono digiuni nell’alfabeto delle emozioni. L’accesso acerbo, troppo precoce alla pornografia online, ha creato in questa generazione un divario enorme tra sentimento e sessualità. Il cuore di questi adolescenti che curo è un cuore ferito. Dietro le difficoltà di relazione fino agli episodi di devianza , come gli stupri di gruppo, c’è una parola : consumo. Circa un secolo fa Freud spiegava che tra il risveglio degli istinti, nella prima adolescenza e il momento in cui questi si esplicano, era giusto che ci fosse un tempo in cui l’istinto andava dominato, in modo da arrivare alla conoscenza della sessualità con più consapevolezza. Più che dalle prime esperienze, questo tempo che dovrebbe essere di scoperta graduale del desiderio, del corpo, viene stravolto dall’accesso prematuro all’offerta di pornografia su internet. Dove appunto il sesso viene mostrato e praticato al di là della relazione. Nella mente di un adolescente questo può alterare tutto. Il rischio è quello di considerare l’altro o l’altra non soggetti d’amore ma oggetti di consumo, come nella pornografia. Il consumo nella società è considerato un diritto. Da ottenere sempre, comunque e con qualunque mezzo. Fino alla rapina.
Da qui le devianze più estreme come gli stupri di gruppo da parte di giovanissimi. Le violenze vengono filmate e diffuse in rete come trofei, perché oltre ad essere consumo, in questa ottica il sesso è visto come semplice prestazione. Guardate quanto sono bravo e potente. Al là dei casi estremi, negli stupri un dato grave è l’abuso che gli adolescenti maschi fanno del Viagra. Un ragazzo giovane non ha bisogno del Viagra se la sessualità nasce dalla relazione. Se invece, esattamente come nel porno, questa è soltanto una manifestazione di potenza scissa dall’amore, un successo da mostrare, allora si comprende il perché dell’abuso. Un modo per coprire le proprie fragilità. Le ragazze sono meno ossessionate dall’ansia di prestazione, cercano la relazione. L’amore insomma. Questa dicotomia tra sesso e sentimento può essere colmata dall’educazione alle relazioni. Consiglio di leggere qualche romanzo d’amore. Bisogna restituire valore all’innamoramento, alla seduzione, ai riti di passaggio, alla bellezza dei sentimenti attraverso le parole. Questi ragazzi stanno scrivendo un nuovo alfabeto delle relazioni, direi fluido. Questa generazione ha affermato il diritto di poter scegliere come essere: gay, bisex, fluida, del poterlo dichiarare, di chiedere aiuto per capire la propria identità. Enormi passi avanti di libertà. Fino a qualche anno fa le relazioni venivano codificate attraverso ritualità precise. Il fidanzamento, il matrimonio. Ci si impegnava di fronte al mondo. Oggi si convive restando nell’indistinto senza formalizzare mai. Un po’ come non crescere. Posso sembrare favorevole al matrimonio, invece sono per l’educazione sentimentale perché porta a conoscenza sana e dell’amore. L’unica possibile.
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