ARANCIA MECCANICA DEI LIKE

Pubblicato da Dott. Adriano Bruni il

Siamo in una situazione limite, l’educazione dei ragazzi ci è sfuggita di mano. Mi ricordano Arancia Meccanica, i giovani della banda dei Drughi che si esaltavano nel gusto della violenza e delle azioni più temerarie. Allora però non esistevano i Social, dai quali una platea di coetanei degli Youtuber, ha applaudito a quella folle sfida che ha portato alla morte di un bambino. Dobbiamo davvero essere preoccupati, anzi non ho intenzione di nascondere il mio sgomento. Qualcuno l’ha definita la malattia dei Like, ma è molto di più. Dopo lo schianto quei ragazzi continuavano a filmare la Smart dove era appena morto un bambino di 5 anni. Contemporaneamente migliaia di ragazzi mettevano like a quell’orrore. Mentre con assoluto cinismo gli Youtuber dicevano che si sarebbe aggiustata ogni cosa, con i risarcimenti pagati dai loro genitori. E’ caduto ogni senso etico, si insegue solo il proprio desiderio, solipsistico di fare cose eccitanti e paradossali. E’ gravissimo che i genitori giustificano i propri figli. Tutto il problema nasce da qui. Che esempio può avere un ragazzo il cui padre accetta il regalo per un giorno, una Ferrari, ne bacia il cofano e si fa riprendere mentre corre senza cintura, ringraziando il figlio che ha guadagnato tanti soldi con sfide estreme, cosi estreme da uccidere un bambino. Lo definisco un mondo alla rovescia. 

Per cambiare questa deriva è necessario chiamare in causa, subito, gli adulti, i quali devono mettere limiti, educare ed essere autorevoli Certo se anche gli adulti, penso alla generazione dei cinquantenni vivono in attesa di una cultura dei soldi e del successo facile, abdicando al ruolo di guida, si compiacciono per le sfide estreme su Youtube, allora per questi ragazzi sarà impossibile crescere come persone equilibrate. Si sta pervertendo il concetto d Educazione e poi c’e la realtà virtuale. Esattamente a forza di vivere  riflessi nei propri telefoni è come se avessero perso il senso della realtà. Anche nei videogiochi si uccide per accumulare punti, quelle uccisioni però non si sentono, non fanno male. Qui la morte invece è reale E’ la vita di un bambino che non c’è piu. Quei ragazzi vivevano le loro sfide con la superficialità di una Challenge sul Computer. Pasolini avrebbe detto che siamo di fronte ad una mutazione antropologica. C’e una parte degli adulti che ha rinunciato al mestiere di genitore. I giovani hanno come punto di riferimento il gruppo dei pari. E’ sempre stato così nell’adolescenza ed oggi si è adolescenti ben oltre i 20 anni, ma oltre ai pari c’era il confronto con i più grandi che fungevano da limite e tramettevano valori etici. Senza più questa barriera i giovani sono perduti nonostante nella mia attività clinica mi capita di curare i giovani, sono molto pessimista  Il disagio dei ragazzi ha raggiunto livelli mai visti: i Suicidi,  l’autolesionismo, la Depressione e l’uso massiccio di droghe. Poi naturalmente tutti possono essere aiutati e recuperati. Ci sono anche tantissimi ragazzi equilibrati, impegnati e forti, però io voglio lanciare un SOS ai genitori. Per favore CRESCETE! Difendete fino a quando è possibile dalla dipendenza dei Social, i cellulari mai prima dei 12 anni. Poi il mio appello è per la scuola: perché torni protagonista nell ‘ educazione dei giovani. Un buon insegnante che si accorge del disagio di un ragazzo può cambiarli la vita.

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