RM CARDIACA SMASCHERA ANGINA MICROVASCOLARE

Pubblicato da Dott. Adriano Bruni il

Alcune recenti ricerche hanno apportato solide evidenze secondo cui la RM cardiaca possa rilevare in modo non invasivo ed accurato le ostruzioni coronariche microvascolari nei pazienti con angina.

Uno studio ha identificato alla RM perfusionale sotto stress con gadolinio due soglie diagnostiche per queste disfunzioni correlate ad un elevato indice di resistenza microcircolatoria (IMR) agli esami standard invasivi per la valutazione della limitazione al flusso.

Un altro studio, invece, ha fornito la prima convalida prospettica per la mappatura T1 sotto stress senza agenti da contrasto rispetto agli esami invasivi per il rilevamento delle coronaropatie epicardiche ostruttive e delle disfunzioni coronariche microvascolari.

Questo nuovo biomarcatore non invasivo offre il potenziale unico di rilevare e distinguere queste due disfunzioni con un’eccellente riproducibilità.

Più della metà dei pazienti con angina presentano coronarie non ostruite all’angiografia invasiva.

La capacità della mappatura T1 sotto stress, di diagnosticare e distinguere non invasivamente coronaropatie epicardiche e microvascolari rappresenta un progresso fondamentale per i pazienti con disfunzioni microvascolari che spesso vengono rassicurati sul fatto che non presentino coronaropatie significative o vengono trattati empiricamente con farmaci antianginosi ma vanno incontro a riduzioni della qualità della vita e prognosi a lungo termine negativa.

Secondo gli esperti, la popolazione a rischio di patologie microvascolari o altri problemi che la semplice angiografia coronarica potrebbe non rilevare non è ristretta, dato che alcune ricerche indicano che soltanto il 40% delle persone sottoposte a cateterizzazione cardiaca elettiva negli USA presenta ostruzioni coronariche.

La tecnica proposta comunque necessita di test più ampi sulla popolazione reale.

E’ sicuramente un buon inizio, visto che è una indagine non invasiva e permette di identificare patologie microvascolari che con la semplice angiografia coronarica sfuggono.

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